| | | | Confronti e similitudiniClicca sulle immagini per ingrandirle
| | Magnadyne e Tefag
Curiosa similitudine fra l'Italiana Magnadyne mod. M30 del 1932-33 con la coeva Tefag mod. 325W di produzione teutonica. Ma il confronto potrebbe benissimo valere anche con la Magnadyne M3. Probabilmnete le due case non collaborarono mai o non acquistarono mai diritti e license reciprocamente, però mi pare interessante segnalare questa similitudine estetica fra le due case nell'andamento della linea della cupola, nel traforo dell'altoparlante e nella disposizione della scala e delle manopole. |
| | Phonola e Trestrail
Anche in questo caso troviamo le somiglianze strette con una delle marche più famose a livello mondiale, la Phonola, con una marca sconosciuta, almeno in Italia: la Canadese Trestrail mod. 100 quasi del tutto identica. Zampucce, fregi bassi, dentellatura alla base dello speaker, colonnine laterali, conrici. Ma il dettaglio più aderente al modello italiano è senz'altro il fregio dell'altoparlante in grazioso stile gotico. |
| | Radiomarelli e American Bosch
La Magneti Marelli inizia la sua produzione nazionale assemblando in Italia questo esemplare già commercializzato nel mondo dalla American Bosch con il nome di mod. 48. A parte piccolissimi dettagli floreali sul frontale, la somiglianza è pressocchè totale, anche per quello che riguarda il telaio. |
| | Radiomarelli e American Bosch
Il famosissimo Coribante, trova il suo corrispondente americano nel modello 5A della Bosch. Il telaio è molto simile ma non proprio uguale, mentre nello stile esterno la Marelli inizia a distinguersi per la maggiore qualità dei legni e la raffinatezza dei dettagli (per esempio le parti in bakelite). Il pubblico italiano (chi se lo poteva permettere) era molto esigente. |
| | Radiomarelli e American Bosch
L'idea dello Scrigno italiano è in realtà rubata ai colleghi americani, anche se il modello "made in italy" ha un frontale dei comandi più raffinato e prezioso (la tela è in seta damascata). Quindi, al di là dei dettagli estetici e tecnici, la vera differenza era nel prezzo! più alto quello italiano, ovviamente. |
| | Radiomarelli e RCA
Nel 1939 la Radiomarelli, in piena autarchia, lancia il modello Fido (RD76) come novità assoluta e lo descrive come l'apparecchio più piccolo al mondo, primato dell'Italia fascista. In realtà oltreoceano la RCA già produceva l'altrettanto piccolo 9-TX "Little Nipper". Il mobile, escludendo il quadrante di sintonia e le manopole, è praticamente identico, addirittura l'idea di descrivere la marca in rilievo disposta verticalmente all'estrema destra. |
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