Per la prima volta la
S.A.I.R. mette in produzione una serie di altoparlanti di propria concezione che secondo
Becchis, essendo stati costruiti per abbinarli agli apparecchi di produzione corrente, aumentano e ne migliorano la resa.
Un grande sforzo progettuale e produttivo fu riversato nella costruzione di apparecchi ad alimentazione integrale da rete, realizzati fin nel minimo particolare nelle proprie officine.
In questo periodo la
S.A.I.R. torna a gestire direttamente la parte commerciale (fino a questo momento delegata a
Morsolin) inaugurando i nuovi locali di via
San Francesco d’Assisi, 14 dove il cliente può visionare, nelle ore serali, le trasmissioni televisive radiotrasmesse da Tolosa, Vienna, Berlino, Londra e Dawentry. Come se non bastasse, chi è interessato all’argomento, presso il nuovo negozio della
S.A.I.R. può trovare tutto il materiale necessario allo scopo e il personale tecnico in grado di dare consigli e chiarimenti.
Dopo il 1930 non risulta siano stati prodotti apparecchi dalla
SAIR e le vicende commerciali e industriali di una delle più antiche ditte radiofoniche italiane svanisce nel nulla… o quasi. Infatti, su un numero del 1930 del
Giornale degli Elettricisti, è stata rinvenuta una piccola pubblicità della
S.I.R. - Società Industrie Radio di E.D. Cantone, Ing. Colonnetti & C. in Accomandita. Praticamente la denominazione è la medesima del 1921 e uno dei soci è proprio l’ing. Colonnetti, ma non è più una Società Anonima, bensì una Società in Accomandita, con Uffici e Magazzino nella stessa via, ovvero in via Ospedale n. 11 a Torino (
Fig. 19).
Dopo il 1930 e fino al 1933 circa, ricompare il vecchio logo della ditta, un cerchio con la nota semionda, ma la scritta
SAIR diventa
S.I.A.R. - Società Italiana Apparecchi Radio con sede in Corso Vittorio Emanuele n. 32 (
Fig. 20-21). Questa società, della quale non sappiamo se avesse dei rapporti con la scomparsa
SAIR, altro non gestiva che un semplice negozio di Radiotelefonia plurimarche con servizio cambio e noleggi radioricevitori, laboratorio tecnico specializzato, e rivendita specializzata in microacustica, ovvero in apparecchi acustici per sordi. Ogni apparecchio radio che veniva venduto da questa Società veniva contrassegnato da una targhetta in ottone ad imitazione di quelle originali
SAIR indipendentemente se fossero di fabbricazione
Magnadyne, RadioPron, Siti, ecc.(
Fig. 22). Se la
SIAR non aveva nulla a che fare con la scomparsa
SAIR, l’utilizzo di un logo estremamente simile al precedente potrebbe essere giustificato dal fatto di voler sfruttare un’immagine consolidata, familiare, che nel tessuto commerciale torinese era senz’altro sinonimo di qualità e affidabilità dei prodotti venduti, generando così, volutamente, confusione.
L’ultima traccia del nome “
Ing. Colonnetti” associata ad un apparecchio radio la ritroviamo impressa su una traghetta identificativa di un apparecchio radio fabbricato dalla ditta
Industriale Radio Torino mod.
Lilliput e su una radio
PRON entrambe del 1934 circa (
Fig. 23). Nonostante il forte spirito imprenditoriale dell’ing.
Colonnetti di tentare tutte le vie possibili pur di contrastare la nascente industria radiofonica nazionale, soccombe inevitabilmente.
Non ci è dato sapere cosa determinò l’improvviso declino di una consolidata realtà imprenditoriale quale era la
SAIR nel 1928-29.