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S.I.T.I. Società Industrie Telefoniche Italiane Doglio - Milano

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Il prezzo dell’apparecchio automatico comune è sceso dal 1927 alla fine del 1930 del 40%; il prezzo degli intercomunicanti è sceso del 30% circa e sembra che la concorrenza estera voglia continuare in questo suo proposito di ribasso dei prezzi.
Nel ramo radio per broadcasting, lontani dal poter seguire, per ragioni finanziarie, i sistemi reclamistici di case concorrenti, abbiamo lavorato discretamente ed abbiamo oggi quasi esauriti gli apparecchi preparati per l’ultima stagione. Con un nuovo tipo di apparecchio che stiamo approntando, speriamo di poter mantenere il nostro posto anche in questo ramo. Purtroppo però le ordinazioni del mercato impongono di essere molto cauti e ci obbligano a limitare le nostre vendite in causa delle condizioni di pagamenti molto dilazionati che raggiungono persino le rate mensili di £.50 e per il forte inerente rischio al quale si va in contro.
Nel ramo trasmittente e ricevente la SITI si è brillantemente affermata; le forniture nel 1930 sono più che triplicate  in confronto al 1929 e nel primo trimestre del 1931, il complesso delle forniture fatte in questo ramo ed ancora da evadere, hanno raggiunto il doppio delle forniture del 1930. le importanti ordinazioni espletate hanno dimostrato alle diverse amministrazioni dello Stato che la SITI è tecnicamente preparata a risolvere i problemi e le necessità dei diversi esercizi e che il materiale fornito è da classificarsi fra i migliori;  di questo ne fanno fede i lusinghieri giudizi dei Signori collaudatori, sia i diversi ordini che ci sono passati. Anche in questo ramo la concorrenza è forte e i prezzi non consentono margini di utile.
Mentre la fatturazione è aumentata del 26%, le paghe sono diminuite del 18%, le spese di officina del 15% e le spese generali d’amministrazione sono rimaste pressoché invariate e questo miglioramento nelle spese è quello che ha permesso di tenere, sino ad oggi, fronte ai prezzi della concorrenza estera.
Per quanto riguarda la definitiva liquidazione dei contratti stipulati a suo tempo collo Stato per Centrali Automatiche di Milano-Torino-Genova e Roma, si sono nuovamente fatte pressioni presso il Ministero delle Comunicazioni per il rimborso delle multe e per la restituzione delle cauzioni incamerate nel 1924.
Purtroppo le previsioni per il 1931 sono preoccupanti per il ramo telefoni, gli effetti della crisi si ripercuotono principalmente sugli apparecchi per i quali era data la preferenza alla SITI; in ogni modo possiamo assicurare che nulla vi sarà di intentato purché il difficile momento che attraversiamo venga superato senza gravi conseguenze.
 
Alla data 8 febbraio 1932 l’A.N.I.M.A. attesta che a questa data la SITI occupa complessivamente 73 impiegati e circa 330 operai di nazionalità italiana; usa complessivamente 230HP di forza motrice; dispone tra l’altro, nel suo stabilimento, di un reparto per la fabbricazione di viteria, dotato di 15 torni automatici per fare viti e 21 torni a revolver;
fabbrica qualsiasi tipo di vite ricavabile al tornio da barre sagomate (tonde, quadre, esagonali, ottagonali, ecc..) fino a mm 32 di diametro del cerchio circoscritto, e per lunghezze da mm 2 fino a mm 1000 con testa di qualsiasi forma (prismatica, cilindrica, a bottone, a goccia di sego, conica, a prigioniero, ecc..) sempreché ottenibile al tornio, con filettatura di qualsiasi profilo (eseguita sia per mezzo di filiere che di utensili), e di qualsiasi materiale (acciaio, ferro, ottone, bronzo, metallo Delta, metallo Munz, ecc…).
in base a quanto sopra  l’A.N.I.M.A. ritiene che la viteria e bulloneria tornita fabbricata dalla SITI è rispondente alle caratteristiche suindicate e pertanto è da ritenersi NAZIONALE. Rilascia perciò a tale ditta il presente certificato, che essa potrà usare esclusivamente per partecipare ad una fornitura di viti alle Officine Radiotelegrafiche ed Elettrotecniche del Genio di Roma.
 
Modifica della società4 agosto 1932
Sede Legale e stabilimento: Milano – via Luigi Bodio 39
 
Modifica della società27 luglio 1933
Dimissioni dalla carica di Presidente del Comm. Ing. Ariberto Castelli
Presidente: On. Senatore Conte Dr. Romeo Gallenga
Consigliere Delegato: Giacomo Levine
 
Modifica della società8 novembre 1933
Capitale sociale: 8.000.000 lire versato 6.000.000 lire
Presidente: On. Senatore Conte Dr. Romeo Gallenga
Vice Presidente: Gr. Uff. Giulio Norsa
 
Le perdite sono le seguenti:
 
  • 1928………£      271.700,10
  • 1929………£        77.773,85
  • 1931………£   2.607.927,55
  • 1932………£   1.712.300,21
    ___________________________
         TOTALE        £  4.669.701,71
 

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