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S.I.T.I. Società Industrie Telefoniche Italiane Doglio - Milano

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Le principali cause di tale situazione sono dovute a questi motivi principali: 
  • Onere derivante dall’esproprio dello stabile di via Pascoli, 14……..£ 905.938,90
  • Perdita sulla transazione Polignani-Sister……………………..……..£ 330.646,90
  • Svalutazione macchinario, attrezzi, stampi, magazzini e Clienti…...£ 1.200.000,00
  • Spese di mano d’opera per il trasloco………………………………...£ 305.424,50
A tutte queste cause che notevole influenza hanno avuto sulle risultanze dei bilanci degli esercizi passati, si deve aggiungere la forte diminuzione di lavoro che ha impedito di coprire le spese generali per quanto esse siano state ridotte nei limiti del possibile. Le previsioni per l’esercizio in corso debbono pure essere adeguate alle difficoltà generali. Per fra fronte alla probabile perdita dell’esercizio in corso si dovrà procedere alla svalutazione di quei crediti che già si rilevano di difficile esazione.
 
25 marzo 1935
La SITI ha effettuato la fornitura dell’impianto telefonico e dell’impianto amplificatore alla locale Borsa e al Mercato Cereali di Milano e gli apparecchi forniti hanno dato buon esito, i lavori sono stati eseguiti regolarmente e non hanno dato luogo a reclami.
 
Modifica della società4 luglio 1935
Dimissioni dell’intero Consiglio di Amministrazione
Presidente: Marco Pavesi
 
Modifica della società27 marzo 1936
Capitale sociale: 600.000 lire interamente versato
 
Sono in corso trattative per una ventilata combinazione industriale con un gruppo concorrente (la “A.C.E.S.A.” Apparecchiature per Comunicazioni Elettriche Società Anonima) e, con riferimento al bilancio e alla persistente scarsità di circolante, si espone come tale combinazione costituirebbe l’unico modo di evitare lo scioglimento della Società. In pratica la fabbrica verrebbe apportata  funzionante in altra società, mentre la SITI continuerebbe la propria vita almeno fino al totale realizzo dei crediti e delle cause attive. L’operazione, che si trova allo studio, eviterebbe specialmente nell’interesse del ceto creditorio, il danno di tempo e forse di misura derivante da una liquidazione la quale non consente il realizzo dell’attivo se non con notevoli svalutazioni ed una lunga attesa dovendosi terminare le ingenti lavorazioni in corso interessanti la Difesa Nazionale ed attendere poi la maturazione e l’incasso dei crediti relativi.
Questa operazione porterà la SITI anche a ritirare le azioni che sono state assegnate alla S.I.R.T.I.
 
Modifica della società23 marzo 1937
Liquidatore della società: Marco Pavesi
 
La SITI in base alle deliberazioni del 27 marzo e 2 maggio 1936 ha stipulato la cessione alla “A.C.E.S.A.” delle principali attività (stabilimento, macchinario, materie prime, lavorazioni in corso) accollando alla società acquirente per conferimento una parte delle passività. Definito con questi e con accordi successivi ogni rapporto coi fornitori, sono rimasti alla Società i crediti da esigere, principalmente verso lo Stato, crediti di lunga esazione, contro i quali stavano i debiti verso creditori finanziari che si sono postergati consentendo a ricevere in pagamento dei loro crediti il ricavo della attività in corso di realizzo. Queste operazioni di incasso e di pagamento sono regolarmente in corso da circa dieci mesi ed ogni questione insorta ha potuto essere risolta senza complicazioni. Le ingenti perdite derivanti dall’operazione di concentrazione (con la ACESA) sono dovute alle valutazioni notevolmente superiori al ricavo che si è potuto ottenere. Tali valutazioni traevano origine dai precedenti esercizi, nei quali probabilmente le perdite non vennero valutate in modo adeguato. In conseguenza quantunque l’operazione si sia stipulata alle migliori condizioni possibili, essa ha dovuto realizzare una perdita: basta pensare che solo sul magazzino essa fu superiore ad un milione. Inoltre non vi sono speranze per gli azionisti di recuperare il loro capitale. È esclusa qualsiasi possibilità di una salvezza anche minuscola del capitale sociale perché la perdita effettiva è oggi di oltre 2.800.000 lire ed altra perdita vi sarà nel corrente anno 1937. Lo scioglimento della Società, più che oggetto di proposta, è un obbligo imposto dalla legge, poiché la perdita è di gran lunga superiore ai limiti imposti. D’altronde nessun scopo vi sarebbe di tenere l’azienda in vita, con altri provvedimenti di legge essendo l’azienda già avviata alla liquidazione dopo la concentrazione compiuta nello scorso anno. La Società viene così sciolta e posta in liquidazione in data 23 marzo 1937.
 
Modifica della società20 maggio 1938
Sede Legale -  via Mauro Macchi 63
Liquidatore della società: Sergio Prezioso a causa della morte di Marco Pavesi
 
Al 20 aprile 1939 la SITI non è stata ancora liquidata. Dopo tale data non si hanno più notizie sulla Società.
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