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M. Zamburlini & C. - RAM Milano

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Il sig. Mostolo Zamburlini fondò il suo piccolo stabilimento nel lontano 1920  in via Monza, tra Milano e Sesto San Giovanni e negozio in via Lazzaretto, 17 a Milano come costruttore di pochissimi apparecchi annui utilizzando materiale esclusivamente di importazione.
Inizialmente la denominazione esatta era M. Zamburlini di Mostolo Zamburlini e aprì come agenzia della Società Generale Italiana Accumulatori Elettrici. Successivamente fu anche rappresentante generale per l’Italia delle ditte BALTIC, Neuberger, Detex, The Radio Devices, Brownie, Reacton, Bretwood, Jngelen, Metallum; concessionario esclusivo delle ditte SAFAR e FEDI.

L’ing. Giuseppe Ramazzotti (radioamatore 1AB - Fig. 2) era uno degli appassionati clienti che si servivano dal Sig. Zamburlini; successivamente, entrato in buoni rapporti con lo stesso ingegnere, lo spinse a collaborare con la ditta: fu proprio Ramazzotti che ideò e mandò in produzione la famosa serie RD. 
Il 15 dicembre 1926, l’Ing. G. Ramazzotti (Fig. 3), divenuto nel frattempo socio della Zamburlini & Co. ed esattamente dal 1924, comunica con una lettera pubblicata sulle maggiori riviste dell’epoca che la società M.Zamburlini & Co. si scioglie.
Egli, così, diventa l’unico proprietario dell’azienda, ma “continua con la stessa organizzazione, gli stessi tecnici, e gli stessi intendimenti, la fabbricazione ed il commercio degli apparecchi radiofonici con la nuova denominazione: RAM Radio Apparecchi Milano” firmato G. Ramazzotti (Fig. 4). 
Direttore della Ditta era il sig. Emilio Di Nardo (Fig. 5), uno dei primi che si occupò scientificamente della radiotelefonia in Italia. Il Sig Emilio di Nardo, un po’ chiuso ma un giovane di grandi doti fu anche il procuratore della RAM.
Inizialmente la nuova ditta utilizzò i vecchi stabilimenti fino al dicembre 1928, data in cui la RAM acquistò gli immobili di via Rubens 15 dove si trasferì dai primi mesi del 1929. Anche il negozio si trasferì: da via Lazzaretto 17 in via Foro Bonaparte 65 sempre a Milano.

Gli apparecchi RAM divennero presto molto ambiti, grazie soprattutto al cavallo di battaglia di tutta la produzione, il famoso RAM RD8 (vedi la scheda dedicata all'apparecchio qui) spesso anche contraffatto, come mette in guardia la RAM stessa con un trafiletto pubblicato sulle maggiori testate dell'epoca (Fig. 6) in cui si faceva presente di fare attenzione alla presenza del bollino a forma di rombo rosso presente sugli apparecchi della ditta (Fig. 7).

Nel momento in cui l’Ing. Ramazzotti viene eletto a presidente della S.S.R. Ducati di Bologna nel 1933, gli stabilimenti vengono ceduti alla SIRAM che a sua volta conserverà il marchio (Fig. 8), la produzione, gli stabilimenti e i tecnici della RAM.

DETTAGLIO DELL'ESTRATTO REGISTRO DITTE DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI MILANO

M. Zamburlini & Co.
 - MILANO -
 
FASCICOLO n. RD 73697 e n. RD 12562
 
Anno di fondazione della ditta: 19 aprile 1920

Denominazione: “M. Zamburlini” di Mostolo Zamburlini – via Lazzaretto, 17
per conto della “Società Generale Italiana Accumulatori Elettrici” – via Lazzaretto, 17
 
Anno di fondazione della società: 5 luglio 1924

Denominazione: “Apparecchi ed accessori per radiotelefonia M. Zamburlini & C.” – via Lazzaretto, 17
Società in nome collettivo di Mostolo Zamburlini nato il 14 febbraio 1880 - domiciliato in via Lazzaretto, 17 e Ramazzotti Ing. Giuseppe nato il 22 novembre 1898 - domiciliato in via Beretta, 2

Capitale sociale: 200.000 lire interamente vrsato

Oggetto: Fabbricazione materiale ed apparecchi radiotelefonici e rappresentanza degli stessi

Dipendenti: n. 5 operai impiegati;
procuratore della società e Direttore Tecnico (dal 28 dicembre 1925) Emilio di Nardo

Scioglimento della società: 15 dicembre 1926
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