| | La radio in oggetto completa di tutto, perfettamente conservata in ogni sua parte. | |
| | Il mobile vuoto. | |
| | Interno del mobile vuoto, di fattura moderna, sporcato artificialmente e privo di tarli ovviamente. | |
| | L'etichetta all'interno del mobile. Anche se la risoluzione della foto non consente una lettura precisa, l'immagine, grossolanamente lascia intendere che si tratta di un "fotoritocco" che chi sa usare bene photoshop è uno scherzo. Infatti la targhetta che si vede in foto è stata "rubata" da un esemplare originale di Balilla della CGE mod. 650 prima serie, sostituendo alcune scritte e usando la stessa forma del bollino CGE per allocarvi il logo della SITI sempre rotondo. Rimando a tal proposito, all'ultima foto di questa gallery dove si può apprezzare la similitudine fra questa etichetta (simulata) e quella din una balilla CGE originale. A voi ogni conclusione. | |
| | Scritta SITI ben riprodotta e sapientemente invecchiata. Il mobile che possiamo notare da questa foto dettagliata ha il poro del legno aperto ed è stato lucidato recentemente. I fori vicino alla scritta dovrebbero simulare dei tarli... | |
| | Trasformatore prelevato chissà da quale radio e opportunamente "punzonato" con il logo SITI. Non si conoscono altri apparecchi di tipo "civile" di sicura fabbricazione SITI che utilizzi un trasformatore del genere. Quelle poche cose che la SITI marchiava con il proprio nome, sono i cestelli dei condensatori variabili ma non con punzonatura, bensì in pressofuzione in rilievo! | |
| | Cono dell'altoparlante. | |
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